May 11, 2017

Batteria HP 485041-001

La scheda analizzata in queste pagine è modello EP-9U1697 GLI della taiwanese EPoX; questo produttore si è di fatto specializzato, negli ultimi anni, nella prodzione di schede madri per processori AMD Athlon 64, e pare lecito attendersi un gran numero di nuove schede madri per processori Socket AM2 da questo produttore, non appena il debutto di tale piattaforma verrà ufficializzato. Assieme a Asrock, EPoX è uno dei pochi produttori taiwanes ad aver proposto schede madri basate sul chipset ULI M1697, presentando prodotti che bilanciassero un ridotto costo d'acquisto con funzionalità interessanti per la fascia degli utenti cosiddetti "enthusiast", cioè appassionati di tecnologia e alla ricerca di elevate prestazioni velocistiche.La tabella seguente riporta le principali caratteristiche tecniche della scheda madre EPoX EP-9U1697 GLI.Dotazione completa nel complesso quella della scheda madre EPoX; manca una scheda di rete Gigabit, fornita come opzione accessoria, rimpiazzata da una più tradizionale 10/100 basata su chip Realtek. Il sottosistema audio è basato su chip Realtek ALC655, a 5.1 canali, scelta economica ma più che adatta per un utilizzo generico.

Acer ha da qualche tempo rinnovato la propria gamma di palmari abbandonando le soluzioni Palm OS e dedicandosi a soluzioni efficaci come il modello n50. La multinazionale taiwanese ha però recepito anche le altre esigenze del mercato costituite da prodotti interessanti a prezzi accesibili; questo target di utenti viene soddisfatto dalle soluzioni n30 (o n35 congps integrato) e dalla nuova serie n300.La nuova offerta si compone di due modelli, n310 e n311, che si differenziano per la piattaforma hardware sebbene entrambi i modelli siano VGA. Ciò è importante per Acer perchè acquisirà esperienza in quello che sarà lo standard futuro di riferimento e anche perchè può di fatto aggredire un mercato profittevole. Qui di seguito elenchiamo le principali caratteristiche tecniche del dispositivo n311 oggetto della nostra prova:Tra i dati appena riportati evidenziamo l'adozione del processore Samsung in luogo del diffuso Intel XScale PXA272 della famiglia Bulverde e proprio per questo non manca la curiosità per i risultati in laboratorio. Questa CPU altro non è che l'ultima evoluzione di una famiglia che nel tempo si è saputa ritagliare una buona fetta del mercato, grazie soprattutto all'equilibrio offerto tra prestazioni e consumi nei prodotti di fascia media e bassa.

Sebbene non strettamente legato alla prova, è curioso notare come il modello n310 sia accreditato di prestazioni in fatto di autonomia identiche a quelle dell'n311. Tutti sanno quanto "vaghi" possano essere i dati dichiarati dal produttore ma, a questo punto, si stenta a capire perchè un utente dovrebbe rinuciare al 30% di potenza (teorica) e al 50% di spazio non volatile per non guadagnare nemmeno un minuto d'autonomia. Per fortuna i dati di questo tipo, almeno per l'n311, saranno ricavati sperimentalmente e verrà così offerta un'idea più chiara sull'importante questione.Creative è senza dubbi uno dei marchi storici attivi nel settore nell'informatica, con particolare riferimento agli ambiti legati al sottosistema audio ma non solo. Il marchio Sound Blaster è di fatto divenuto sinonimo di scheda audio, così come iPod lo sta diventando per i lettori multimediali portatili. Con il tempo Creative ha rivolto i propri sforzi anche in altri ambiti merceologici, in ogni caso legati al mondo dell'audio.

Del resto, questo è il binomio tipico di qualsiasi fiera IT: un mix tra tecnologia e business. Questo non ha tuttavia impedito di trovare interessanti prodotti ed informazioni, incontrando i vari produttori presenti al CeBit. In alcuni casi, come le novità NVIDIA per PureVideo e le cpu Opteron con memoria DDR2, si tratta di prodotti e tecnologie che verranno presentate entro i prossimi 3 mesi, per i quali CeBit rappresenta una vetrina d'anteprima molto interessante.Non troppo tempo fa abbiamo pubblicato un’analisi dedicata esclusivamente alla valutazione della qualità e delle prestazioni nella riproduzione video. I risultati di questa analisi hanno visto in netto vantaggio rispetto alle soluzioni concorrenti (leggi PureVideo) la tecnologia AVIVO introdotta da ATI con le schede video della famiglia Radeon X1000. Tale vantaggio era sia di carattere qualitativo, che velocistico, visto che le schede Radeon X1000 erano le uniche in grado di avvalersi dell’accelerazione hardware per la riproduzione di contenuti H.264.

Recentemente NVIDIA ha messo un freno allo strapotere dell’azienda canadese nel campo della riproduzione video introducendo con le schede GeForce 7900 una nuova revisione dei driver ForceWare che abilita su buona parte delle schede GeForce Serie 6 e Serie 7 l’accelerazione di contenuti H.264 in abbinamento all’uso dei seguenti software di riproduzione: PowerDVD di Cyberlink, WinDVD di Intervideo e Nero di Ahead.In occasione del Cebit abbiamo inoltre visto alcune delle novità che vedranno la luce nei prossimi mesi e che porteranno la tecnologia PureVideo, secondo NVIDIA, a raggiungere e sorpassare la tecnologia AVIVO concorrente.Nello stand di NVIDIA abbiamo assistito ad una dimostrazione di due nuove funzionalità che verranno introdotte nei prossimi due-tre mesi: la riduzione del rumore (noise reduction) e l’aumento del dettaglio (sharpening). La prima migliora la qualità di fonti video disturbate (solitamente quelle acquisite in via analogica) ed al momento è disponibile anche con AVIVO, mentre la seconda consiste nell’aumentare il dettaglio dell’immagine e non è al momento supportata da nessuna scheda video per personal computer. Per abilitare queste due nuove funzioni è stato usato un pannello di controllo sperimentale di cui vi mostriamo un’immagine, ma che subirà sicuramente alcune modifiche prima di essere rilasciato.

Oltre a quanto appena detto, verranno migliorate tutte le operazioni di pulldown, supportando un più ampio spettro di cadenze.Un aspetto interessante legato a tutte le nuove funzionalità di PureVideo è che, esattamente come per la tecnologia AVIVO di ATI, queste verranno integrate direttamente all’interno dei driver ForceWare e non richiederanno il pagamento del PureVideo Decoder.Solo per abilitare l’accelerazione H.264 sarà necessario acquistare uno dei software di riproduzione precedentemente citati, politica adottata anche da ATI.CeBit 2006 ha ufficialmente aperto i battenti nella tradizionale cornice di Hannover: vento e neve la fanno da padrona, al punto che la battuta che vuole in "SnowBit" il vero nome di questa fiera non pare essere poi così tanto campata per aria.Nella enorme superficie espositiva è possibile imbattersi in tutte le novità più importanti, nonostante nel complesso non ci sia quell'atmosfera frenetica alla quale si assisteva alcuni anni or sono. L'impressione è che CeBit, almeno quest'anno, sia più un'occasione per gli operatori del settore per fare affari, più che un concentrato di tecnologie appena presentate per stampa e appassionati.

Non sono tuttavia mancate, in questa prima giornata, molte interessanti novità emerse nel corso dei nostri meeting, che qui di seguito riassumiamo.Quello che nel corso dell'IDF di San Francisco si è rivelata essere un'anticipazione "di lusso", al CeBIT di Hannover diventa il fulcro di due delle più importanti conferenze stampa tenutesi nella giornata di apertura. Stiamo ovviamente parlando di Origami, il nome in codice di un fantomatico (almeno fino a due giorni fa, come vedremo divenuto oggi assolutamente reale) punto di incontro tra palmari e tablet-pc.In ordine cronologico il primo annuncio arriva da Samsung, che presenta il nuovo Q1 UMPC (Ultra Mobile PC), nato dalla collaborazione tra Samsung stessa, Microsoft e Intel. Lo scopo, come ampiamente anticipato, è quello di offrire al pubblico un apparecchio in grado di eseguire i tradizionali compiti di un PC "convenzionale" e di unire ad essi una serie di caratteristiche spiccatamente "mobile".In particolare Samsung Q1 è un dispositivo caratterizzato da dimensioni di 228 x 140 x 25 millimetri, per un peso di 779 grammi. Il dispositivo è provvisto di un display LCD da 7 pollici in formato wide ed equipaggiato con un processore Intel Celeron M ULV (Ultra Low Voltage), 512MB di memoria DDR2, unità di storage di 40GB e moduli WiFi 802.11b/g e Bluetooth 2.0. Il sistema operativo impiegato è Window XP Tablet edition. Come vediamo si tratta di caratteristiche tecniche di tutto rispetto, che già sulla carta lasciano intendere quali possano essere le funzionalità di un tale dispositivo.

Secondo le informazioni preliminari fornite dalla compagnia coreana (una conferenza stampa più approfondita è prevista per la giornata di domani alle ore 9) Q1 è inoltre in grado di fornire l'accesso a contenuti multimediali quali foto, video e brani musicali senza la necessità di dover eseguire il boot del sistema, ovvero come già avviene su molti sistemi PC in commercio.A poco meno di un'ora di distanza è Microsoft ad ufficializzare l'arrivo di Origami nel mondo IT. La conferenza stampa della compagnia di Redmond non si spinge nei particolari, confermando comunque che gli UMCP rappresentano il punto di incontro di due mondi che sono da sempre stati abbastanza affini, e fornisce una brevissima dimostrazione di ciò che i nuovi sistemi UMPC sono in grado di fare. Difatto siamo dinnanzi ad un dispositivo che permette di avere tutte le funzioni di un PC nel palmo di....due mani.Microsoft annuncia che attualmente sono tre i partner che realizzano sistemi UMPC. Oltre a Samsung, visto precedentemente, vi sono anche ASUS e Founder. Avremo occasione nei prossimi giorni di vedere più da vicino questi nuovi dispositivi.

Microsoft conclude la presentazione mostrando rapidamente i tre sistemi UMC attualmente esistenti. Nella foto vediamo quello di ASUS e, defilato sullo sfondo, la soluzione proposta da Founder. Il modello Q1 di Samsung è stato mostrato nelle foto in alto.Nei prossimi giorni non mancheremo di raccogliere ulteriori informazioni in merito a questa nuovo filone di sistemi PC ultraportatili.NVIDIA Corporation è una compagnia specializzata nella realizzazione di GPU che ha anche all'attivo una serie di soluzioni performanti destinate alla fascia alta del mercato, ovvero i noti chipset della serie nForce inizialmente disponibili solo per piattaforme AMD e, a partire dalla primavera 2005, anche per sistemi Intel. Come spesso accade nelle grosse realtà di questo tipo, la compagnia californiana si è trovata davanti alla necessità di dover proporre una soluzione anche per la fascia più bassa, per poter differenziare la proposta e allargare così il proprio bacino d'utenza.

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Posted by: retrouve3 at 08:19 AM | No Comments | Add Comment
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