May 12, 2017

Batteria HP HSTNN-W49C

Per capire quanto questi sforzi si siano concretizzati basti pensare come 4 anni fa in India il costo di un PC fosse pari a 40.000 rupie (indicativamente 50 rupie sono pari a 1 euro); nel corso di questi 4 anni VIA ha operato per cercare di ridurre il costo dei PC venduti in questo mercato, giungendo sino alla soglia delle 10.000 rupie richieste da HLC per il proprio HLC PC for India, proposto al mercato indiano a partire dallo scorso mese di Agosto. In questo momento, una soluzione notebook basata su architettura VIA ha un costo indicativo sul mercato indiano di circa 30.000 rupie, equivalenti a meno di 600€.Il progetto PC-1 è quindi la diretta conseguenza di questo cammino per la riduzione del costo delle soluzioni PC in India, rendendo lo strumento informatico più accessibile ad un vasto pubblico. La riduzione di costo dei PC è tuttavia solo la prima fase di questa iniziativa: bisogna creare sistemi che non siano una copia di quello che i vari produttori di PC rendono disponibili nei mercati industrializzati, ma proporre soluzioni che siano specificamente pensate per nazioni come quella indiana, dove le esigenze e il contesto geografico, culturale ed economico sono estremamente differenti.

Perché VIA ha scelto proprio il mercato indiano per sviluppare questo progetto? Le motivazioni sono sicuramente anche di natura economica, nella forma di qualche agevolazione locale anche se VIA non ha rivelato alcun dettaglio in merito. L'ingresso dello Stato all'interno di iniziative di questo tipo è quasi scontato, e storicamente più povera è una nazione, più la burocrazia interviene a regolare e dirigere qualsiasi intervento esterno.L'iniziativa di VIA ha sicuramente finalità sociali molto interessanti, e non bisogna sottovalutare questo aspetto. D'altra parte, VIA è un produttore di tecnologia e vuole ricavare da questo progetto un proprio profitto, come in una tradizionale logica d'azienda è anche giusto attendersi. Si può sintetizzare questo progetto, quanto ad approccio teorico, come una sorta di social capitalism, definizione che probabilmente farà accaponare la pelle a qualcuno ma che all'atto pratico ben descrive quello che VIA sta operando in questa nazione: fare del business che permette però di dare a un vasto numero di persone la possibilità di entrare a contatto con lo strumento informatico.

Alla base della decisione dell'India quale mercato di sviluppo iniziale di queste soluzioni c'è però anche una componente fondamentale nella definizione di una piattaforma hardware. Questa nazione ha una forte base di sviluppo software, che si rivela molto utile nello sviluppo di soluzioni customizzate per le piattaforme VIA, oltre che per la localizzazione geografica nelle lingue locali di varie applicazioni già disponibili sul mercato. La finalità di VIA è quindi quella di porsi alla base dell'infrastruttura hardware proponendo soluzioni che siano adatte alle esigenze di queste nazioni, con soluzioni adatte in termini di potenza elaborativa e caratterizzate dal ridotto costo d'acquisto.Intel è un'azienda che riveste un ruolo di prima grandezza nel settore informatico e non solo per i noti processori. Vi è la tendenza infatti, soprattutto fra chi non segue con una certa passione il mondo informatico, di collegare il nome Intel all'azienda del Pentium, nelle varie versioni susseguitesi negli anni. Intel in verità è molto di più, oltre a vantare un peso politico nel settore come pochissimi altri.L'azienda statunitense produce sì processori, per diverse tipologie di utilizzo, ma è anche fra i maggiori produttori dei cosiddetti chipset, ovvero tutto quel set di microprocessori diversi dalle CPU che contribuiscono ad espandere le potenzialità di una macchina, oltre a rendere fruibile la potenza di calcolo e ad offrire funzionalità accessorie un tempo sulle spalle di aziende terze specializzate.

Intel dunque vanta la posizione di primato in cui si trova non solo per gli ottimi accordi stretti con partner di peso, ma anche per aver saputo intuire con un certo anticipo, in molti casi, le tendenze di mercato, offrendo un connubio CPU-chipset in grado di semplificare per esempio il lavoro di stesura dei driver, a tutto vantaggio di una grande flessibilità di utilizzo, unita ad una riduzione dei costi di integrazione sicuramente ben voluta dalle grandi aziende attive nella vendita al pubblico.Abbiamo parlato di peso politico di Intel in questo settore. In effetti il produttore americano è considerato essere il più influente, e quello realmente in grado di proporre e far adottare nuovi standard di mercato. Pochi i casi in cui la storia passata non ha dato ragione ad Intel come forse quest'ultima si aspettava: è il caso ad esempio delle memorie Rambus, di fatto rimpiazzate da quelle DDR tra tutti gli operatori di mercato, e dello standard BTX, presentato come la nuova tecnologia per la costruzione di schede madri e chassis ma che nonsta ottenendo il successo di mercato inizialmente sperato, se non con alcuni produttori OEM.

Un esempio di felice intuizione da parte di Intel, su tutti, è costituita dalla piattaforma Centrino, universalmente divenuta quasi sinonimo di PC portatile. Proprio in questi giorni vede la luce l'evoluzione di questa piattaforma di successo, che maniene il nome ormai consolidato, cambiando però molto sottopelle, a livello di architettura hardware. E' il momento delle CPU dual-core anche per il mondo dei portatili, come vedremo in queste pagine.Lo scorso 5 Gennaio, in occasione del Consumer Electronic Show di Las Vegas, Intel ha ufficialmente introdotto la piattaforma Centrino Duo, questo il nome scelto per la nuova tecnologia, al centro della quale trovamo i processori Core Duo, architetture dual core meglio note con il nome in codice di Pentium M Napa. Questo annuncio rappresenta per molti versi un punto di svolta delle piattaforme Centrino: nel corso del 2005 le architetture dual core hanno fatto la loro comparsa nel segmento dei processori desktop, con soluzioni sia Intel che AMD, permettendo di ottenere tangibili incrementi prestazionalicon applicazioni multimediali e di produttività personale. Non è quindi difficile ritenere che lo stesso trend possa ripetersi anche nel segmento delle soluzioni notebook, considerando anche con quanta efasi e con quali risorse marketing Intel continui a proporre il brand Centrino.

Passiamo ora all'analisi delle nuove piattaforme Centrino Duo, partendo proprio dalla storia delle soluzioni Centrino che Intel ha presentato a parire dal 2003. Analizzeremo poi le novità offerte dalla piattaforma Intel utilizzando due sample di prodotto: un piccolo Acer TM3012 da 12,1 e un desktop replacement della prestigiosa linea Tecra di Toshiba.Tutti noi siamo immersi in una società che definire dell'informazione è quanto meno naturale: non basta più un giornale alla mattina per essere aggiornati, nè tantomeno le due classiche edizioni del TG. E se dall'informazione generalista si passa a quella personale, allora la necessità informativa e comunicativa sale ulteriormente.Accanto ai classici media come radio, televisione e giornali da qualche anno si è aggiunta con pieni diritti anche tutta la rete di internet. Con essa ovviamente anche tutti gli strumenti distintivi con le immense potenzialità divulgative. Ogni utente consulta così uno o più siti di riferimento legati ai propri interessi ed è alla ricerca continua delle fonti migliori per il proprio campo. La conoscenza e l'informazione sono fondamentali e l'evoluzione degli strumenti per captarle, quindi, non è certo da meno.

Da qualche anno è in atto una piccola rivoluzione nella rivoluzione: nascosta nelle tre lettere note come XML è partita una nuova tendenza per organizzare le informazioni. Si è passati dalle pratiche di scrittura statiche a forme più dinamiche e, soprattutto, flessibili che si adattano in vario modo a utenti con background conoscitivi e strumenti completamente diversi. Adattarsi alla diversità dell'utenza è quindi fondamentale e la flessibilità intrinseca dell'XML è stata quindi subito apprezzata.Oggi ci sono molti modi per procurarsi informazioni, a prescindere dal singolo dispositivo usato. Ogni utente preferisce un sistema diverso ma basta prendere le tre lettere che formano la sigla RSS per capire che qualcosa è cambiato nel modo di diffondere le informazioni. La diversità di questo formato di diffusione, infatti, è proprio qui: una forma standard di scrittura che sia adattabile senza sforzo a ogni piattaforma e su qualsiasi dispositivo.

Questo articolo è dedicato completamente al formato RSS, con lo scopo di conoscerlo meglio per imparare a sfruttarlo al massimo dal lato end user. Quel quadratino arancione, infatti, non è solo un abbellimento per pagine Web...Asus ha recentemente introdotto nel proprio catalogo di notebook il modello Asus A6Km, basato su processore AMD Turion 64 MT-37 e dotato del chip video NVIDIA GeForce Go 7300. Si tratta del primo notebook, e almeno per il momento attuale dell'unico disponibile sul mercato, ad essere basato su questa architettura video NVIDIA, proposta quale evoluzione delle soluzioni GeForce Go 6200.Il target per questo modello è difficilmente identificabile: la dotazione hardware è sicuramente interessante per il classico utilizzo desktop replacement, in quanto al processore Turion 64 da 2 Ghz di clock troviamo abbinati 1 Gbyte di memoria DDR e un capiente hard disk da 120 Gbytes, benché solo con meccanica da 4.200 giri al minuto di velocità. Dimensioni e peso, tuttavia, non inficiano eccessivamente la trasportabilità, facendo di questo notebook una soluzione adatta ad essere portata sempre con se, benché in assoluto dall'ingombro non ridotto.

Il prodotto viene collocato da Asus poco sopra il gradino delle soluzioni entry level dedicate generalmente all'utenza home; anche il pubblico professionale potrà trovare nelle tecnologie AMD Turion e negli altri componenti hardware ottimi punti su cui basare la propria scelta.1,25 Kg, monitor da 11.1 pollici con risoluzione 1366x728 con rapporto 16:9 e tecnologia X-Black LCD LED, masterizzatore DVD±R Double Layer integrato, autonomia fino a 7 ore, châssis in carbonio laminatoCon queste note abbiamo aperto, lo scorso mese di Settembre, la prima analisi del notebook Sony della serie TX. Si tratta della più recente linea di prodotti del produttore giapponese, destinati al professionista sempre in viaggio che necessita di un PC con tutte le funzionalità integrate, dimensioni estremamente ridotte, elevata autonomia di funzionamento con batteria e la giusta flessibilità d'utilizzo. Il notebook VGN-TX1XP è giunto in redazione nelle scorse settimane, ed è stato utilizzato non solo con le classiche analisi di autonomia della batteria, che hanno dato risultati per certi versi sorprendenti, ma anche utilizzato in un viaggio di piacere di qualche giorno, approfittando del primo ponte di Dicembre.

Ho l'opportunità, anche se per certi versi mi viene da pensare che sia più una necessità, di viaggiare molto spesso durante l'anno per lavoro; nel mio kit di viaggio trova sempre posto un notebook, tipicamente la soluzione che utilizzo ogni giorno basata su un portatile Centrino con display da 15 pollici. Si tratta di una macchina più che adatta per un utilizzo quotidiano con tutte le applicazioni, e abbastanza facilmente trasportabile pur se non leggera in senso assoluto per via dei 3 Kg di peso e dei 15 pollici di diagonale del display. Queste dimensioni rendono impossibile avere un notebook a disposizione tutto il giorno durante una fiera internazionale, quale CES, Cebit o Computex, eventualità che faciliterebbe la realizzazione dei reportage direttamente dai padiglioni della fiera. L'interesse di provare un notebook così piccolo come il VGN-TX1XP era quindi alta, e non mi sono lasciato sfuggire l'occasione di una breve vacanza per provare sul campo d'utilizzo di riferimento l'ultima soluzione Sony.

  1. http://www.blogstuff.co.uk/davydenko/
  2. http://retrouve3.weebly.com/blog
  3. http://blogs.elle.com.hk/retrouve3/

Posted by: retrouve3 at 08:43 AM | No Comments | Add Comment
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